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Radiografia ai denti dei bambini - centro medica cinisi

La radiografia ai denti nei bambini è particolarmente indicata per monitorare il passaggio alla dentatura permanente, che inizia fra i 6 e i 7 anni d’età con il cambio degli incisivi centrali e laterali. In questo periodo i bambini presentano una dentatura mista, composta da denti da latte e denti permanenti.

Tra le altre cose, l’ortopantomografia (termine scientifico con il quale si indica la radiografia panoramica delle arcate dentarie) serve a verificare che questo passaggio si stia svolgendo nella maniera corretta e ad intercettare eventuali anomalie su cui lo specialista potrà intervenire tempestivamente.

Si tratta di una procedura semplice, veloce e indolore, proprio come piace ai bambini. Stiamo parlando anche di un esame molto economico, con un costo alla portata di qualsiasi famiglia. La semplicità di esecuzione e il basso costo non devono però trarre in inganno rispetto alla sua efficacia: la radiologia moderna è in grado di diagnosticare e monitorare un numero molto elevato di condizioni fisiologiche e patologiche.

Tenere sotto controllo la salute dei denti, il modo in cui crescono e si posizionano, è importantissimo per la salute di tutto il corpo. Esiste un enorme ventaglio di patologie e disturbi imputabili alla malocclusione e all’apparato dentale, che si sviluppano anche in sedi molto lontane dalla bocca. Queste patologie possono comportare problemi di postura e di equilibrio, ma anche lo sviluppo di infezioni batteriche.

La radiografia ai denti è rischiosa?

La radiografia ai denti può sempre destare qualche preoccupazione nei genitori. Il timore principale è legato all’emissione dei Raggi X, potenzialmente dannosi per il DNA cellulare e quindi per la salute dei bambini. Le radiazioni ionizzanti sono in grado di attraversare in profondità il corpo umano e da ciò dipende anche la loro efficacia diagnostica per l’indagine di molte parti anatomiche, comprese le arcate dentarie.

Va detta innanzitutto una cosa: come in ogni situazione clinica, bisogna considerare prima di tutto il rapporto tra costi e benefici: rimandare una radiografia o addirittura evitarla, per paura che la salute dei propri figli possa subire un danno, significa esporli ad un altro rischio (molto più concreto): quello di trascurare una patologia o un disturbo certo per un rischio soltanto ipotizzato.

Inoltre, tutti noi siamo esposti, ogni giorno, a una certa dose di radiazioni, anche senza finire dal radiologo. Si tratta di una irradiazione naturale, proveniente dal suolo, dall’acqua, dai raggi cosmici. Stiamo parlando, insomma, di un elemento del tutto naturale, che possiamo incontrare in diverse occasioni nel corso della nostra vita.

Un altro fattore rassicurante è dato dal progresso tecnologico: l’obiettivo della diagnostica per immagini moderna è quello di limitare al massimo le radiazioni utilizzate, mantenendo un risultato che sia effettivamente diagnostico. Le apparecchiature di ultima generazione (come quella di cui noi stessi ci avvaliamo nel nostro centro) seguono questo principio di ottimizzazione: massima resa con la minima emissione radioattiva.

Fatte queste premesse, è chiaro che il ricorso all’ortopantomografia debba essere fatto solo quando il medico di base, il pediatra, il dentista, lo gnatologo o comunque uno specialista dovessero ritenerlo utile ai fini diagnostici. Ad esempio l’ortopantomografia non è richiesta quando il paziente ha in bocca i soli denti da latte, per i quali si preferisce la radiografia endorale bite-wing, che eroga una dose di radiazioni ancora più bassa.

Le linee guida del Ministero della Salute, infine, confermano la sicurezza degli esami radiografici, eseguiti con le dovute accortezze e con l’utilizzo, dove richiesto, dei dispositivi di protezione.

Vuoi più informazioni o prenotare un esame? Chiama il numero +39 091 866 7030 o compila il modulo.

 

 

 

 

 

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