CHIRURGIA (Epato-Bilio-Pancreatica)
Visita specialistica di
Chirurgia Epato-Bilio Pancreatica
a Cinisi (PA)
L’Ambulatorio di chirurgia epatica e pancreatica è affidato al Dott. Paolo Regi, specialista in questo settore presso l’Ospedale Pederzoli di Peschiera del Garda (Verona). Il servizio rappresenta un importante punto di riferimento locale per i pazienti affetti da patologie neoplastiche del fegato e del pancreas, offrendo anche un prezioso supporto nella diagnosi precoce.

Dr. PAOLO REGI
Specialista in Chirurgia ad indirizzo Epatobiliare e Chirugia Pancreatica
Curriculum Vitae
Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi “Gabriele D’annunzio di Chieti nel 2005, si è specializzato in Chirurgia Generale ad indirizzo Epato-Bilio-Pancreatico presso il Policlinico Rossi di Borgo Roma di Verona nel 2010. Durante il suo percorso accademico, il Dott. Regi ha svolto una Fellowship in Chirurgia Epato-Bilio-Pancreatica presso l’HPB Unit di Glasgow Royal Infirmary in Scozia.
Esercita il ruolo di Dirigente Medico di I livello come Chirurgo presso il reparto di Chirurgia Epato-Bilio-Pancreatica dell’Ospedale Pederzoli di Peschiera del Garda, (Verona) centro di riferimento nazionale.
È autore di pubblicazioni scientifiche nazionali ed internazionali.
Esperto in:
- Chirurgia Pancreatica
- Chirurgia Epatica
- Pancreatite
- Chirurgia laparoscopica
- Carcinoma del pancreas
- Epatocarcinoma
- Colangiocarcinoma
- Tumore al fegato
- Chirurgia robotica
L’importanza di diagnosi rapide
Nel caso di “urgenze diagnostiche o di trattamento” il tempo di esecuzione degli accertamenti riveste un ruolo fondamentale. Presso MEDICA il paziente può beneficiare, in tempi particolarmente contenuti, di tutta la diagnostica anche di II livello (TC ed RM).
Il peso di questa “efficienza” risulta chiaramente cruciale se si considera che nell’80% dei casi di cancro del pancreas i pazienti sono purtroppo inoperabili alla diagnosi e richiedono una diagnosi citologica rapida per intraprendere un percorso chemio o chemio-radioterapico nel più breve tempo possibile.

Cos’è la Chirurgia Epato Bilio Pancreatica?
La chirurgia epato-bilio-pancreatica è una delle branche della chirurgia addominale considerata la più complessa ed articolata. Quando si parla di questa chirurgia ci si riferisce solitamente a operazioni invasive che possono essere quindi effettuate sul pancreas (la duodenocefalopancreasectomia, la pancreatectomia distale con o senza splenectomia, la pancreatectomia totale e le resezioni parziali), sulle vie biliari (resezioni segmentarie o con asportazione di porzioni di pancreas o fegato a seconda della sede ed estensione di malattia) o sul fegato (resezioni maggiori, segmentarie, subsegmentarie o atipiche). Questi interventi richiedono un’anestesia generale e, in casi selezionati, possono essere effettuati con tecnica mininvasiva (laparoscopica o robotica).
Perché si esegue?
La chirurgia epatica, biliare e pancreatica (o epato-bilio-pancreatica) si esegue in presenza di tumori maligni (i più comuni a livello epatico sono gli epatocarcinomi, i colangiocarcinomi e le metastasi da tumore del colon-retto mentre per il pancreas lo è l’adenocarcinoma duttale), ma anche per lesioni benigne con potenziale evolutività (per il fegato: adenomi voluminosi, cisti complesse; per il pancreas: alcuni tumori neuroendocrini di dimensioni > 2 cm o funzionanti, i tumori mucinosi – cistoadenomi ed IPMN con caratteristiche preoccupanti).
Altre volte si possono eseguire interventi per patologie benigne ma che hanno un’indicazione chirurgica curativa (per esempio asportazione di cisti da echinococco a livello del fegato, ricostruzione della via biliare per stenosi o lesione, derivazione bilio-pancreatica per pancreatite cronica ostruttiva).
Un aspetto fondamentale che il chirurgo deve valutare prima di un intervento così complesso non è tanto l’età anagrafica del paziente, quanto le sue condizioni generali di salute. Queste includono la presenza di comorbidità (altre malattie rilevanti emerse dall’anamnesi) e il grado di autonomia personale, fattore strettamente legato alla rapidità del recupero post-operatorio.
Si tratta di un parametro cruciale, poiché questo tipo di chirurgia può, in alcuni casi, richiedere un reintervento per gestire complicanze gravi come emorragie acute o peritoniti.

In cosa consiste l’intervento?
Che si tratti di un intervento sul fegato, sulle vie biliari o sul pancreas, può durare molte ore:
● Duodenocefalopancreasectomia: comprende l’asportazione della testa del pancreas, del duodeno (tranne il piloro), della colecisti, del coledoco e di un breve tratto del digiuno con successive tre anastomosi tra intestino e, rispettivamente, pancreas, via biliare e piloro (il primo tratto del duodeno). E’ l’intervento più complesso e lungo in ambito epato-bilio-pancreatico;
● Splenopancreasectomia: asportazione del corpo-coda (classica) o della coda del pancreas (distale) con la milza oppure, quando indicato, con sua conservazione (spleen preserving). Questo intervento non prevede anastomosi e, pertanto, è eseguibile con tecnica mininvasiva a meno di controindicazioni tecniche o anestesiologiche;
● Resezioni intermedie del pancreas: si asporta solo un segmento centrale di pancreas e solo la porzione residua verso la coda viene collegato all’intestino per veicolare i succhi pancreatici al suo interno;
● Resezione segmentaria della via biliare: solo la porzione prossimale della via biliare principale viene collegata all’intestino per veicolare la bile prodotta dal fegato al suo interno;
● Epatectomie maggiori: tenuto conto che il fegato è suddiviso in 8 segmenti, queste comprendono l’asportazione di almeno 3 segmenti epatici o della intera porzione di fegato destra o sinistra. In alcuni casi (generalmente nei tumori del confluente biliare tipo Klatskin IIIa-b e IV) la resezione epatica può essere estesa a tal punto da lasciare solo due segmenti vitali (trisezionectomia destra o sinistra) con necessità di ricostruzione della continuità dell’albero biliare residuo che viene anastomizzato all’intestino.
● Epatectomie minori: comprendono l’asportazione di uno o due segmenti epatici, oppure di una specifica porzione anatomica di un sottosegmento;
● Resezioni atipiche a cuneo: prevedono l’asportazione di una porzione limitata di parenchima che non segue, pertanto, i peduncoli anatomici del segmento epatico (tipicamente effettuata per metastasi epatiche da tumore colon-rettale).
Presso la Chirurgia di Peschiera del Garda, gli interventi chirurgici vengono eseguiti in regime convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), adottando i più recenti standard tecnici riconosciuti a livello internazionale. A seconda delle indicazioni cliniche è possibile ricorrere non solo alla chirurgia tradizionale “open”, ma anche a tecniche mininvasive, come la laparoscopia o la chirurgia robotica.
Filo diretto con l’ospedale Pederzoli
Il Dott. Regi avrà modo di valutare gli esami strumentali preliminari e di laboratorio e selezionare cosi i casi che necessitino di completare l’iter diagnostico o di cura (compreso l’eventuale intervento chirurgico) presso la struttura di Peschiera del Garda.
Questo servizio ottimizza i costi di ottenimento di una consulenza specialistica mirata eliminando il rischio di trasferte inutili extra-regione per parenti e pazienti in quei casi che non ne avrebbero strettamente bisogno.
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